Neoclassico

Il neoclassico è lo stile di arredamento principale dell’ottocento. Lo stile neoclassico è florido soprattutto in Lombardia che porta gli ebanisti e tutti gli artigiani del legno della Brianza e di Milano a intagliare mobili di eleganza straordinaria. Il massimo esponente del neoclassicismo lombardo è Maggiolini di Parabiago, che fabbricava soprattutto tavoli, cassettoni, stipi, comodini e comò. Perché sono mobili con grandi superficie piane sulle quali il Maggiolini poteva sviluppare le tarsie e disegni  sui mobili.

Lo stile neoclassico abbraccia tutto il diciannovesimo secolo si divide in tre principali stili:

Direttorio (1792-1805)

Lo stile del direttorio si è principalmente sviluppato in Francia. Il legno più utilizzato in questo stile è sicuramente il mogano che viene spesso accompagnato con legni da frutto: limone, acero, olmo, noce. Essendo il direttorio uno stile sobrio nei mobili laccati (comò, madie, sedie, …) le tinte e le decorazioni venivano utilizzate spesso le incrostazioni d’ebano. La sobrietà di questo stile porta a cambiamenti anche strutturali ad esempio i mobili del direttorio si riconoscono per le gambe dei a  forma conica o piramidale. I motivi più utilizzati nelle decorazioni sono i più classici come le palmette, colonne, leoni alati, sfingi ma anche più rivoluzionari vittorie alate e cappelli frigi come vuole il contesto storico.

L’Impero (1805-1830) 

L’impero è uno stile molto austero con mobili di colore scuro e con grandi superficie lisce (comò, cassettoni ,credenze ,madie) che richiedono un pizzico di vivacità con mezzi decorativi tra cui spiccano  sicuramente elementi in bronzo. I disegni di queste decorazioni sono fredde riproduzioni di quelli più classici quali chimere ,teste di minerva ma non mancano trofei militareschi, rami d’alloro e di quercia. Facilmente si possono trovare come sostegno dei braccioli di sedie e divani, nelle gambe dei tavolini e nelle testate dei letti riproduzioni di cigni per equilibrare l’austerità dello stile Impero. I legni più utilizzati sono pregiati come il mogano e il noce d’India.

La Restaurazione (1815-1830)

Nei mobili la restaurazione non porta sostanziali mutamenti a linee e forme. Nel campo dell’ arredamento viene sostituito l’artigiano  che lavora il legno in bottega con la fabbrica. La produzione di mobili aumenta e si mantiene un decente livello artistico. Nasce cosi un nuovo modo di pensare all’arredamento elegante per soddisfare le esigenze della nuova classe dirigente ma anche una maggior praticità. Il mogano è ancora il protagonista ma si ha il ritorno del noce e un utilizzo maggiore di radiche di vario tipo legni chiari come l’acero e il cedro. Mentre le decorazioni vengono fatte con intarsi in palissandro o in metallo.